Caratteristiche dei terremoti, Tettonica attiva e faglie attive. Morfotettonica e Paleosismologia. Trincee e determinazioni quantitative sui sistemi di faglie: slip rates e relazioni con la magnitudo.
Effetti cosismici. Uso di cartografie di dettaglio, DEM, foto aeree, immagini satellitari e radar, SRTM e LIDAR. Dati geodetici (GPS, livellazioni, DInSAR, PSInSAR). Dati di sottosuolo (sondaggi e prospezioni geofisiche).
Burbank D.W. & Anderson R.S. (2001). Tectonic Geomorphology: A Frontier in Earth Science.Blackwell Science Inc; ISBN: 0632043865; 272 pp.
Keller E. A. & Pinter N. (2001). Active Tectonics: Earthquakes, Uplift, and Landscape (2° edizione). Prentice Hall; ISBN: 0-13-088230-5; 362 pp.
McCalpin J. P. (Ed.) (1996). Paleoseismology. Academic Press; ISBN: 0-12-481825-0; 588 pp.
Yeats R. S., Sieh K. & Allen C.R. (1997). The Geology of Earthquakes. Oxford University Press; ISBN: 0195078276; 576 pp.
AA.VV (2018). Remote sensing for tectonic deformation. https://www.mdpi.com/journal/remotesensing/special_issues/Tectonic_Deformation
Clark J. (2012) Advances in Remote sensing & Plate tectonics. Nyx Academics.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire le competenze necessarie per l’individuazione e lo studio di strutture tettoniche in aree sismicamente attive, attraverso le più aggiornate tecniche di indagine di geologia strutturale, morfotettonica e tramite l’uso di tecnologia satellitare. Tali conoscenze sono finalizzate alla valutazione del rischio e pericolosità sismica e sono pertanto spendibili oltre che in enti di ricerca, anche negli enti locali preposti a tali analisi.
Prerequisiti
Buone conoscenze geologiche di base con particolare riguardo alla tettonica globale e alla geologia strutturale.
Metodi Didattici
Il corso prevede lezioni frontali, esercitazioni ed escursioni facoltative per la visita di aree sismicamente attive.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale sugli argomenti del programma.
Programma del corso
Il terremoto: caratteristiche, scale di intensità. Tettonica attiva, faglie attive, sismogeniche e capaci. Criteri di individuazione delle strutture quaternarie: metodi di acquisizione ed elaborazione di dati in aree tettonicamente attive in differenti contesti tettonici: estensionali, compressivi e trascorrenti.
Concetti di morfotettonica e morfologia quantitativa. Markers geomorfologici e relazioni con la mobilità superficiale.
Paleosismologia. Trincee, datazioni di depositi recenti associati alla presenza di paleo terremoti. Valutazione di effetti di paleo terremoti nelle successioni quaternarie e non quali liquefazione, movimenti gravitativi, tsunami, rocce di faglia, pseudotachiliti.
Analisi quantitativa dei sistemi di faglie attive; pattern di segmentazione delle faglie attive; entità e cronologia della deformazione; valutazione di slip-rate e strain rate di scarpate di faglie nel bedrock e nei depositi continentali quaternari; tassi di sollevamento e subsidenza locale e regionale; controllo esercitato dalle strutture geologiche preesistenti (es., inversione e riattivazione). Relazione tra spostamenti e lunghezza delle faglie. Rapporti e relazioni con la sismicità e con la magnitudo: relazione tra dimensioni delle faglie e magnitudo attesa, effetti cosismici e cumulati legati ai terremoti. Uso di cartografie di dettaglio, DEM, foto aeree, immagini satellitari e radar, SRTM e LIDAR. Dati geodetici (GPS, livellazioni, DInSAR, PSInSAR). Dati di sottosuolo (sondaggi e prospezioni geofisiche). Utilizzo dei database disponibili per la sismicità storica e strumentale (CPTI, CFTI) e delle faglie attive (DISS, Ithaca). Sismotettonica e carte sismo tettoniche